Chi sono io?
Chi sono Io ?
Questa è la domanda che
prima o poi tutti si sono posti.
Informazioni
Per la risposta, illustri
e noti scienziati hanno cercato di rispondere, per citarne solo alcuni da Freud,
Heiddeger, Miller a LeDoux.
Se un tempo Freud definiva
l’Io come un istanza psichica, con il compito di mediare tra le altre istanze
ES e Super-Io; le neuroscienze ci hanno portato una maggiore conoscenza della psiche dell’uomo
moderno. Immerso tra tecnologia e scienze moderne, il Sé sinaptico cerca di
farsi strada per affermarsi. Ora che di neuroni e mappe cognitive abbiamo
riempito tanti libri.
Per arrivare alla
strutturazione del Sé sinaptico ci vuole un po’ di tempo, o meglio per essere
più consapevoli di Sé stessi e dei propri comportamenti (qui occorre aprire una
parentesi perché ad alcuni pazienti un po’ maturi quando pongo delle domande,
mi dicono chiaramente che non se le erano mai poste e solo con un percorso
terapeutico capiscono che a volte hanno fatto scelte di cui erano poco
consapevoli). Dopo svelato l’arcano, rimangono colpiti e non sanno se
ringraziarmi oppure arrabbiarsi; menomale che fino adesso hanno scelto la prima
opzione.
Riflessioni
In tutte queste persone non
è ben chiaro il concetto di Sé ma è ben percepibile la paura di essere
etichettati in un modo che loro non sentono come proprio, magari essere paragonati
e assimilati a figure che loro detestano e dalle quali rifuggono. Insomma il
processo di consapevolezza dell’Io passa attraverso il sapere chi non sono
per approdare poi a strutturare chi sono.
La paura di essere blocca,
invece di focalizzarsi sull’obiettivo ci perdiamo nel labirinto del non
essere.
“To be or Not o be”
è sempre dietro l’angolo, questo conflitto spesso dura tanto tempo e nessuno ne
esce vincitore.
La paura di cambiare è
più forte della ricerca di Sé stessi. L’essere si blocca e si arrende a questo
stato psichico che offre anche dei vantaggi con una mediazione con l’ambiente
circostante. Un limbo della vita, un’eterna non definizione.
Consigli
Guardare in faccia la
realtà e affrontarla è certamente più faticoso però porta pace interiore e forza.
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