Ansia da Covid? O da Post-Covid 19?

L’ansia sociale è un’emozione che dopo la quarantena forzata da Covid-19 tante persone stanno provando, non capendo bene cosa gli sta accadendo.


L'Ansia è un'emozione?

L’ansia è un’emozione primaria nata per allertarci in alcune situazione della nostra vita, aiutandoci a percepire un possibile pericolo e attivando le risposte per fronteggiare l’evento stressante. Nasce come sistema difensivo dell’essere umano e come tante emozioni ha una funzione importante in relazione alla sopravvivenza. Il sistema psicofisiologico si prepara ad affrontare una minaccia (una reazione d’emergenza) attivando la parte somatica: aumento della pressione del sangue, frequenza cardiaca e sudorazione. Il sistema emotivo si attiva  provocando senso di panico o terrore, nausea e brividi. Dal punto di vista comportamentale si presentano atteggiamenti di fuga, diretti ad evitare la fonte dell’ansia. Sono comportamenti non adattivi non necessariamente patologici, ma che provocano nella persona un senso di disagio e di profonda inadeguatezza. Atteggiamenti che possono essere rinforzati negativamente producendo così un minaccia con il quale combattiamo a vuoto, senza trovare la giusta risposta.

Cosa è accaduto durante il Lockdown?

L’interruzione di tutte le attività e gli eventi della vita quotidiana, scolastica e lavorativa sono stati la conseguenza subita durante la quarantena. In seguito a questo si sono presentate una serie di situazioni nuove da affrontare: difficoltà relazionali, 'aumento dell'isolamento sociale, ridotta attività fisica, difficoltà di accesso ai servizi sanitari, interruzione delle attività di routine  e modifiche al rapporto con il cibo. Questi sono solo alcuni eventi che le persone si sono trovate a vivere e gestire.

Come affrontare l’ansia dopo la fine della Quarantena?

I dati degli osservatori psicologici ci dicono che dopo la quarantena gli italiani soffrono di ansia sociale chiamata da media la “Sindrome della Capanna”.

Questa sindrome sembra essere la conseguenza al prolungato periodo passato a casa, il quale ha deprivato le persone di relazioni e attività.

Se per qualcuno la quarantena ha rappresentato il ritrovare un tempo un po’ perso che in condizioni normali è occupato da tantissime attività, per altri si è trasformato in un rifugio sicuro da non lasciare al momento della ripartenza (da qui la “Sindrome della Capanna”).

I primi reagiranno o cercando di ritrovare tutte quelle attività non fatte durante il periodo di Covid-19 o riorganizzando la propria agenda, i secondi necessiteranno di un aiuto psicologico per affrontare  la nuova realtà vissuta come pericolosa.

L’ansia sociale può trasformarsi in agorafobia e panico, portando la persona a continuare di stare in casa. L’unico posto sicuro è rappresentato dalle quattro mura domestiche.

Cosa fare?

E’ importante riprendere il contatto con la realtà esterna e per fare questo occorre cominciare a piccoli passi. 

Esempio: imporsi piccole uscite anche di pochi minuti da soli o con un amico, seguendo i protocolli imposti dal Covid-19. Aumentando ogni giorno di qualche minuto al fine di sostenere l’esposizione esterna come obiettivo di ripresa.

L’ansia sociale non sparisce velocemente e occorre pazientare continuando a fare esercizi simili.


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