I bambini ad Alto Potenziale Cognitivo sono un problema?


Nell'universo contemporaneo fatto di etichette e categorie anche la scuola ha adottato il linguaggio terminologico psicologico fatto spesso di acronimi: sfilano i  bambini che hanno una certificazione 104/92 che necessita di un sostegno per le attività scolastiche, poi i DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), seguiti a poca distanza dai BES (Bambini con Bisogni Educativi Speciali). In questi tre etichette vi troviamo differenti bambini con profili psicologici simili ma mai uguali. Non esiste ancora un' etichetta per i bambini con alto potenziale cognitivo. Se ne comincia a parlare.

Chi sono i bambini con alto potenziale cognitivo o plusdotati?


Talvolta gli insegnanti confondono questi allievi individuando bambini che iniziano a leggere e scrivere facilmente verso i  6 e 7  anni considerati con un alto potenziale, quando in verità si tratta di bravi allievi, applicati e socievoli (confondendo l’efficienza cognitiva con l’efficacia scolastica).
In realtà il bambino ad alto potenziale cognitivo (QI tra 125/130 e 160) è spesso un bambino difficile che ha incontrato rapidamente dei problemi d’integrazione nella scuola. In classe, l’allievo ad APC evita, in generale, di farsi notare troppo performante; consapevole della sua differenza. Egli non ama imparare a memoria, è raramente un bravo studente. Contando esclusivamente sulla sua memoria, manca di metodo e d’organizzazione, è insaziabile sugli argomenti che lo appassionano e cambia spesso i suoi centri d’interesse.
Quando il talento del bambino viene riconosciuto, alcuni insegnanti sono tentati di rispondere dicendo che non necessita d’aiuto, perché è già così ben dotato. Oppure che “siccome è intelligente, sta a lui mettersi al livello degli altri”.  Solo un’informazione chiara e dettagliata può dissipare questo tragico equivoco. E’ terribile per un bambino essere considerato ciò che non è, di non essere riconosciuto per quello che è. Pertanto, in caso di dubbio, dopo aver letto le caratteristiche descritte qui di seguito, si raccomanda vivamente d’incontrare i genitori e consultare uno psicologo specializzato e sperimentato, che potrà procedere ad un bilancio psicologico del bambino in questione. Prima un bambino ad alto potenziale viene identificato, riconosciuto ed accettato dal proprio entourage, tanto più esso si realizzerà, in accordo con se stesso e con l'immagine che gli altri hanno di lui, ed avrà la possibilità di vivere armoniosamente la sua vita scolastica, sociale ed emozionale.
 
Sono bambini che non appartengono a nessuno delle tre sopracitate etichette, spesso poco conosciuti e spesso poco compresi.
Il suo sviluppo motorio non è in rapporto con la sua precocità intellettuale, scrive male, è spesso maldestro nelle attività manuali o sportive e il lavoro scolastico è ben lungi dall'essere soddisfacente. I suoi insegnanti dicono che “potrebbe fare di meglio.” Dai suoi insegnanti può essere considerato come svogliato, irrequieto, dirompente o sognatore, “altrove”. Questo bambino vive male la sua differenza. Soprattutto dal momento che è negata o male accettata.

Come si riconosce un bambino ad alto potenziale cognitivo?

  •  Il bambino precoce cerca stimoli.
  •  Non ama le attività ripetitive e la routine.
  • S’interessa profondamente a qualche cosa, poi quando ha l’impressione di avere “fatto il pieno”, cambia interesse.
  • L'uso del linguaggio è, in generale, precoce: non c'è un “linguaggio infantile”.
  • Grande curiosità: il bambino fa molte domande, ha molti “perché?”. Questi interrogativi s’orientano abbastanza velocemente su questioni d’ordine metafisico. L'origine dell'universo, l’origine dell'uomo, la preistoria l’interessano spesso.
  • Il ritardo, la dis-sincronia, è notevole – tra la pertinenza delle sue osservazioni e un comportamento che può essere molto “infantile” - tra la comprensione e la goffaggine in determinate attività, “pratiche” o sportive.
  • Elevata sensibilità - e in particolare, molto sensibile alle ingiustizie.
  •  Grande senso dell'umorismo.
  •  La noia in classe si manifesta spesso già alla scuola dell’infanzia.
  • Difficoltà d’integrazione nel gruppo, cosa che si può vedere molto presto; di solito il bambino precoce preferisce la compagnia degli adulti - o, almeno, di bambini più grandi di lui.
  • Tutti questi segni non appaiono obbligatoriamente in tutti i ragazzi AP, perché ognuno è differente.


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