Il Lock-down da Covid-19 ha avuto tanti effetti sulla popolazione, tra questi uno salta subito all'occhio, l’aumento di bambini e ragazzi che sono in sovrappeso o obesi. I mesi passati a casa con i genitori, l’assenza di attività sportive o ludiche all'aria aperta, hanno avuto delle forti ripercussioni sulle generazioni più giovani. Il nostro paese spiccava già nella classifica europea per avere una percentuale di bambini in sovrappeso, “merito” della scarsa educazione alimentare e dei cibi considerati “junk food” ossia cibo malsano. Se escludiamo le cause puramente mediche, molte ricerche cliniche hanno mostrato che l’obesità nei bambini ha origine in alcune dinamiche familiari , le quali si mantengono fino all'età adolescenziale. Nelle dinamiche familiari più frequenti si ritrovano comportamenti alimentari e atteggiamenti culturali che i genitori trasmettono nel contesto familiare ed educativo collegati spesso a problematiche di comunicazione e interazione tra genitor...
“ I l gioco dovrebbe essere considerato l’attività più seria dell’infanzia .” (Montaigne ) Il gioco è l’attività essenziale nella vita di un bambino. Il gioco è un’attività che permette al bambino lo sviluppo delle funzioni cognitive e modella il suo intelletto. Attraverso il gioco il bambino impara, crea e gestisce il suo spazio-tempo. Ogni età ha i suoi giochi, a seconda dello sviluppo psicofisico del bambino. Il bambino può così esplorare, conoscere, apprendere. Nella prima infanzia il bambino ha delle specifiche esigenze: l’ esplorazione è alla base di questi bisogni. I giochi devono essere diversificati e fatti di materiali con il quale il bambino possa scoprire e sperimentare. I canali percettivi usati dal bambino sono il tatto, l’udito e la vista.
I ragazzi vivono l’ adolescenza come un momento della vita per far incetta di ogni genere di esperienza: nuove e continue amicizie, ricerca di luoghi da conoscere e da sperimentare, scoperta del sesso, per alcuni anche droghe. Sul piano psicologico l’adolescente vive questo periodo come se fosse sulle montagne russe, in un su e giù di emozioni che lo portano a sentirsi sempre in balia di qualcosa, alla stregua del limite. Uno stato completamente nuovo, intenso che lo conduce ad una maggiore conoscenza di Sé stesso e del mondo confinante. In questa fase gli adolescenti assomigliano ai numeri primi della matematica, i quali sono divisibili solo per Sé stessi portandoli a vivere uno stato di solitudine. La solitudine di colui che si sente poco capito dalla società e poco la capisce. Una solitudine non voluta ma inevitabile, uno dei tanti traguardi da raggiungere per cambiare e crescere. I numeri primi, lo sappiamo, rimangono tali a vita, gli adolescenti evolvono, crescono si sv...
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